A Venezia vanno in scena i Biovaporetti
11/07/2010 - Nicola Ventura
A Venezia i biovaporetti, alimentati cioè con biocarburante, affiancheranno i mezzi acquei pubblici futuristici a miscela di idrogeno. “La capitale del Veneto si pone ancora come ventrina di un’energia alternativa possibile, non inquinante o a basso inquinamento
e risparmiosa dei combustibili fossili”, ha commentato l’assessore regionale alla Legge Speciale per la città lagunare Renato Chisso.
L’annuncio è stato dato in occasione della giornata dei “biocarburanti per una mobilità sostenibile”, organizzato a Vallevecchia di Caorle da Regione e Veneto Agricoltura e per presentare il progetto Biosire (Biofuels and Electric Propulsion Crating Sustainable Transport in Tourism Resorts), finanziato dal programma europeo Intelligent Energy for Europe (IEE), che mira a promuovere e finanziare il mercato delle energie rinnovabili e del risparmio energetico.
A Biosire partecipano dodici partner di nove Paesi europei, con l’obiettivo di promuovere una mobilità più sostenibile, basata sull’impiego di veicoli elettrici e biocarburanti nelle aree ad alta valenza turistica.
“Compito specifico della Regione, che è partner del progetto con la propria Unità Complessa Logistica – ha sottolineato Chisso – è di realizzare uno studio di fattibilità per l’impiego di biocarburanti nei natanti ad uso turistico che solcano la laguna di Venezia”. In questa iniziativa, Veneto Agricoltura è sub contractor della Regione e si occuperà dell’implementazione dello studio di fattibilità.
A Vallevecchia si è discusso in particolare delle due filiere di produzione dei biocarburanti (olio vegetale puro e biodiesel da oli vegetali esausti) e delle possibili implicazioni pratiche del loro utilizzo, nel contesto del progetto comunitario BIOSIRE e del progetto “Energicrops”, promosso da Veneto Agricoltura, finalizzato alla produzione e impiego di biocarburanti in area rurale.