Toyota rilancia lo sviluppo delle fuel cell
18/01/2010 - Nicola Ventura
Oltre 100 veicoli a celle a combustibile negli Stati Uniti nei prossimi tre anni: questo l’impegno della Toyota che metterà a disposizione di università, società private ed enti governativi in California e a New York i suoi nuovi modelli.
L’obiettivo?
“Superato il periodo triennale del programma dimostrativo – spiegano alla Toyota Usa – una volta attivato il collegamento delle nuove stazioni di rifornimento a idrogeno, nuove regioni e nuovi partner prenderanno parte all’iniziativa. L’ampliamento del programma dimostrativo Toyota rappresenterà uno dei più grandi parchi macchine con veicoli a celle a combustibile attivi del paese, con l’obiettivo principale di incentivare lo sviluppo delle infrastrutture per la distribuzione dell’idrogeno. Il programma servirà inoltre a dimostrare l’affidabilità e le prestazioni delle tecnologie a celle a combustibile, prima della loro introduzione sul mercato nel 2015”.
Toyota crede molto in questa tecnologia visto che porta avanti progetti simili dal 2002 e che a oggi già 20 modelli sono già in giro per il mondo e ora queste auto vantano un incremento dell’autonomia superiore al 150% in più rispetto alla prima generazione di veicoli FCHV.
“Negli ultimi dieci anni il nostro gruppo – spiegano alla Toyota – si è concentrato su un ampio ed avanzato approccio tecnologico, nella convinzione che per il futuro non esista una soluzione singola. A partire dalla seconda metà del 2009, Toyota ha iniziato la produzione di 600 Prius Ibride Plug-in (PHV) per un programma dimostrativo globale. Di questo lotto iniziale, 150 veicoli saranno messi a disposizione di partner statunitensi selezionati, per effettuare un’analisi di mercato e per dimostrazione tecnica. Il programma consentirà a Toyota di raccogliere feedback reali sull’utilizzo del veicolo che permettano di comprendere meglio le aspettative dei clienti relative alla tecnologia plug-in, oltre a confermare, su un ampio ventaglio di applicazioni, le performance generali della prima generazione con batteria agli ioni di litio e incentivare lo sviluppo di infrastrutture di ricarica pubbliche”.
Fonte: www.repubblica.it