In arrivo l’ibrido alla francese
06/01/2009 - Nicola Ventura
Il Gruppo PSA, nel suo impegno per la riduzione dell’impatto ambientale, è stato il primo a mettere in produzione di serie motori turbodiesel dotati di filtri antiparticolato. E i propulsori a gasolio restano il fiore all’occhiello del Gruppo francese, con emissioni di Co2 inferiori anche ai 130 g/km. Su questa base tecnologica i tecnici PSA stanno sviluppando motori sempre più ecologici, realizzando sistemi ibridi abbinati ai turbodiesel. Ambedue i marchi del Gruppo, Citroën e Peugeot, hanno sviluppato il loro «dimostratore».
La Citroën ha utilizzato una C4 a 3 porte, Peugeot ha scelto una berlina 308. Il gruppo propulsivo è praticamente identico e prende le mosse dall’esperienza di quello che in PSA hanno definito sistema micro-ibrido, il primo passo della tecnologia eco-friendly, rappresentato da un sistema Stop&Start ottimizzato, con alternatore-motorino di avviamento e recupero dell’energia in frenata.
Con i due prototipi in questione siamo alla fase Hybrid 2, in cui un turbodiesel 1.6 Hdi da 110 Cv, con coppia massima di 220 Nm, è associato a un motore elettrico da 16 kW, capace di una coppia di ben 80 Nm con possibilità di salire a 23 kW e 130 Nm. Operano secondo un sistema detto ibrido parallelo, in cui sia il turbodiesel che il motore elettrico partecipano alla propulsione, alternativamente o in abbinamento, secondo le condizioni di guida e la domanda di potenza da parte del pilota.
La gestione è affidata ad una centralina estremamente potente, la PTMU (Power Train Management Unit) in grado di selezionare la corretta ripartizione dell’energia motrice, con l’obiettivo di ridurre al massimo i consumi. Il motore termico opera con logica Stop&Start: per le partenze e la propulsione alle basse velocità provvede il solo motore elettrico, che è alimentato da batterie Ni-MH operanti a 200 Volt e vengono ricaricate sia dal funzionamento del motore termico, sia dal recupero energetico in fase di frenata. In città è teoricamente possibile procedere solo con la propulsione elettrica, ma a non più di 50 km/h e comunque su distanze inferiori ai 10 km. Il motore termico entra in azione quando la domanda di potenza è più elevata, quindi sempre sui percorsi stradali e autostradali; infine i due entrano in funzione contemporaneamente quando siano richieste accelerazioni e riprese potenti. Il tutto è associato ad un cambio meccanico robotizzato a 6 marce, utilizzabile in modalità automatica o manuale-sequenziale.
Su strada, la nostra Peugeot 308 Hybrid 2 ha dimostrato la straordinaria funzionalità del sistema, fornendo prestazioni molto apprezzabili con consumi pari a 3,4 litri/100 km ed emissioni di Co2 pari a 90 g/km. Il display del navigatore è stato utilizzato per visualizzare al pilota l’andamento dei vari flussi energetici, secondo il suo stile di guida, istante per istante: affascinante, e aiuta a rendersi conto dell’enorme complessità del lavoro di cui si fa carico la centralina PTMU.
Parecchie ibride, intanto, sono in arrivo quest’anno: dalla Honda Insight alla nuova generazione Prius, alla Mercedes Classe S Mild-Hybrid.
Fonte: http://www.lastampa.it