Chevrolet Volt, a Detroit debutta la seconda generazione
21/01/2015 - daniele.pizzo
Quando fu lanciata nel 2010 l’EPA, l’ente americano per la protezione dell’ambiente, dovette inventarsi un nuovo modo di calcolare la sua efficienza perché era l’unica ibrida “range extended” mai introdotta sul mercato, ovvero un’auto con un motore elettrico ed uno termico che però funge esclusivamente da generatore per ricaricare le batterie. L’inedita architettura le valse nel 2012 il titolo europeo di Auto dell’Anno. Al Salone di Detroit 2015 debutta adesso la seconda generazione, che però rimarrà esclusiva del mercato americano, dal momento che il marchio Chevrolet lascerà l’Europa entro il 2016.
La seconda generazione della Chevrolet Volt è più sobria nel look rispetto alla prima, ma a dispetto dell’aspetto meno appariscente è più efficiente: il sistema di propulsione battezzato Voltec dai tecnici statunitensi prevede infatti nuove batterie da 18,4 kWh sviluppate sempre con la coreana LG Chem con 192 celle invece delle precedenti 288 precedenti (con un risparmio di peso di oltre 10 kg), un nuovo motore termico 4 cilindri da 1.5 litri da 102 CV in luogo del precedente 1.4 ed una potenza complessiva da 150 CV come nella precedente generazione. L’autonomia nella sola modalità elettrica è di 80 km e complessivamente di 650 km, che però può salire a 1.600 km tra un pieno e l’altro se si sfrutta anche la ricarica delle batterie da rete elettrica.
La nuova Volt arriverà anche in Europa? Probabilmente, ma sotto un altro marchio come Opel o Vauxhall in alcuni mercati, anche se il successo sul mercato europeo della Opel Ampera di prima generazione è stato piuttosto effimero, probabilmente anche per via del fatto di avere la Volt come concorrente diretta.