Londra, bus elettrici per abbattere l’inquinamento
20/07/2015 - daniele.pizzo
Dal 2020 tutti i 3.000 bus a due piani di Londra, i famosi Routemaster, diventeranno ibridi, mentre quelli più moderni a un piano saranno elettrici o a idrogeno. Lo ha annunciato il primo cittadino Boris Johnson con il varo delle nuove linee cittadine totalmente elettriche 507 e 521 che collegano la stazione di Waterloo alla Victoria Station e al London Bridge, che saranno coperte da 51 bus elettrici.
Si tratta della seconda e terza linea di trasporto pubblico di Londra a contare su mezzi 100% elettrici, che saranno costruiti dalla spagnola Irizar, già fornitrice per la capitale britannica di sette bus a emissioni zero, che si andranno ad affiancare ai due già in servizio nella capitale del Regno Uniti realizzati dalla cinese BYD. Il risparmio in termini di emissioni, secondo i calcoli della municipalità, ammonta a 408 tonnellate di CO2 e 10 tonnellate di NOx all’anno rispetto a normali bus con motore diesel.
La flotta di Londra è composta già da 1.300 bus ibridi, mentre 1.400 tra quelli più anziani sono stati convertiti fino a ridurne le emissioni dell’88%. Il numero dei bus ibridi in servizio a Londra è destinato a salire a 1.700 nel 2016, ovvero circa il 20% dei veicoli in forza al servizio di trasporto pubblico londinese. Tra questi ci saranno 800 nuovi Routemaster, ovvero una riedizione in chiave moderna dei tradizionali double-decker rossi.