L’auto elettrica salverà Termini Imerese?
09/01/2010 - Nicola Ventura
Spunta una cordata italiana per il salvataggio dello stabilimento Fiat di Termini Imerese, che nei piani del Lingotto, dovrebbe smettere la produzione di auto a partire dal 2011. L’iniziativa, guidata dall’imprenditore e finanziere siciliano Simone Cimino
(presidente della societa’ di private equity Cape), secondo quanto ha appurato il quotidiano finanziario presso fonti politiche, sarebbe vista con favore sia in ambienti di Palazzo Chigi sia ai vertici della Regione Siciliana.
Il progetto potrebbe subire una forte accelerazione gia’ nei prossimi giorni, non appena si saranno svolti gli incontri di rito tra l’imprenditore e gli esponenti della politica. Il progetto prevede la creazione di una cordata di investitori italiani disposti a mettere sul tavolo un capitale iniziale di almeno 100 mln euro (che si aggiungerebbero ai 100 mln messi fin da subito da Cape) con l’obiettivo di trasformare Termini Imerese in un centro di assemblaggio per vetture di piccole dimensioni, a integrale propulsione ecologica (motori elettrici, al litio oppure spinti da energia solare) da utilizzare principalmente in luoghi ad alta sensibilita’ ambientale o a elevata vocazione turistica.
L’iniziativa, che nei piani di Cimino deve ottenere l’appoggio incondizionato della Regione, potrebbe avvalersi di incentivi pubblici per l’acquisto di questo nuovo tipo di auto.
Fonte: http://www.milanofinanza.it