Jacoby (Volvo): “Senza incentivi le elettriche supereranno a fatica l’1% entro il 2020”
28/03/2012 - Nicola Ventura
Volvo Car Corporation segnala come gli obiettivi di riduzione delle emissioni di anidride carbonica stabiliti dalla UE rischino di essere pregiudicati dall’assenza di incentivi armonizzati a favore dei consumatori.
Un’altra questione fondamentale è l’erogazione di un sostegno continuo per le attività di ricerca e sviluppo nel settore automobilistico, ad inclusione dell’elettro-mobilità.
Stefan Jacoby, Presidente e CEO di Volvo Car Corporation, in occasione di un seminario che si terrà oggi a Bruxelles, parlerà di come l’approccio della Commissione Europea nei confronti dell’elettrificazione dei veicoli potrebbe rappresentare una minaccia per i posti di lavoro, gli investimenti e la competitività per l’industria automobilistica europea.
“Volvo Car Corporation esorta la UE a coordinare gli incentivi, sostenendo al tempo stesso le iniziative di ricerca e sviluppo. Nel caso ciò non avvenisse, l’industria automobilistica europea rischierebbe di perdere la leadership tecnologica che detiene attualmente,” ha dichiarato Jacoby, aggiungendo:
“A lungo termine, ciò potrebbe mettere a rischio la competitività del nostro settore e i posti di lavoro in Europa.” Volvo Car Corporation solleva inoltre qualche preoccupazione circa la realizzabilità del Libro Bianco sui Trasporti della Commissione Europea, nel quale si indica che le emissioni di gas con effetto serra nel settore dei trasporti dovranno essere ridotte almeno del 60% entro il 2050 al fine di conseguire gli obiettivi fissati dalla UE per la “mitigazione” dei cambiamenti climatici. Il documento invita inoltre a dimezzare entro il 2030 l’utilizzo nei centri urbani di automobili alimentate con carburanti convenzionali, per arrivare alla completa eliminazione di questi veicoli entro il 2050.
Una sfida difficile per il settore
“Le case automobilistiche europee si trovano ad affrontare una sfida molto difficile nel momento in cui le legislazioni che regolamentano le emissioni di CO2 e richiedono l’introduzione di auto elettriche vengono implementate senza iniziative di supporto che rendano queste vetture più accessibili a un numero crescente di consumatori,” ha spiegato Stefan Jacoby.
Nel 2011 sono stati venduti in tutto il mondo meno di 50.000 veicoli a batteria elettrica, il che corrisponde a una quota di mercato pari a circa lo 0,1%. Questa cifra suggerisce chiaramente che il mercato automobilistico continuerà ad essere dominato dai tradizionali modelli con motore endotermico nell’immediato futuro.
“E’ ancora troppo presto per accantonare del tutto i propulsori convenzionali con alimentazione diesel o a benzina. Stiamo continuando a migliorarne l’efficienza. Negli ultimi due anni, Volvo è riuscita a ridurre del 13% le emissioni di CO2 prodotte dai suoi modelli diesel e benzina,” ha precisato Stefan Jacoby.
Previsioni di elettrificazione poco realistiche
Mentre non è stato definito alcun obiettivo ufficiale per l’implementazione dell’elettrificazione all’interno della UE, gli studi di settore indicano che diversi stati membri stanno sopravvalutando la rapidità di introduzione dei veicoli elettrici.
Lo studio realizzato dalla Commissione Europea, intitolato “Una Strategia Europea per Veicoli Puliti ed Efficienti sul Piano Energetico”, prevede che la quota di mercato per i veicoli elettrici e gli ibridi plug-in arriverà soltanto al 3-4% entro il 2020, per salire attorno al 30% entro il 2030.
“Entrambe le previsioni sono poco realistiche. Considerando l’assenza di incentivi statali coordinati e gli elevati costi del sistema a batteria, la quota di mercato per i veicoli elettrificati supererà a fatica il traguardo dell’1% entro il 2020,” ha dichiarato Stefan Jacoby.
Sono necessari sovvenzioni e incentivi
Una delle ragioni principali che impedisce un rapido aumento dei veicoli elettrici circolanti sulle strade è il fatto che il costo della tecnologia di elettrificazione diminuisce troppo lentamente.
“Gli sforzi fatti dall’industria automobilistica per ridurre i costi non arrivano a compensare del tutto il costo supplementare del sistema a batteria.
Sono necessari sovvenzioni e incentivi a livello pan-europeo per garantire il successo dell’introduzione di questa tecnologia sul mercato. Sfortunatamente questi incentivi, seppur necessari, sono pregiudicati dall’attuale crisi del debito,” ha precisato Stefa Jacoby.
A dimostrazione della determinazione di Volvo Car Corporation nel mantenere la leadership nell’ambito dell’elettrificazione, nel 2012 è stata lanciata la nuova Volvo V60 ibrida plug-in.
“La V60 ibrida plug-in è un’automobile eccezionale che ha suscitato un notevole interesse sul mercato. Tuttavia, sebbene abbiamo fatto di tutto per riuscire a mantenere il prezzo al di sotto dei 50.000 Euro, sono necessari degli incentivi per riuscire ad allargare la base di clientela.”
Leadership tecnologica a rischio
La mobilità elettrica deve essere realizzata attraverso la cooperazione fra l’industria automobilistica, i governi nazionali, i fornitori di infrastrutture, le aziende energetiche e gli istituti scientifici.
In Cina, ad esempio, il governo ha stanziato 15 miliardi di dollari a sostegno delle attività di ricerca e sviluppo nell’ambito dell’elettrificazione portate avanti dall’industria automobilistica nazionale. Questo importo supera di gran lunga l’impegno preso dalla UE e dagli Stati Uniti nei confronti dell’elettrificazione.
Rappresentanti della Commissione Europea, del mondo accademico e dell’industria discuteranno oggi delle principali problematiche e sfide da affrontare per conseguire gli obiettivi della UE. Si prevede inoltre che oltre 300 ospiti di alto livello appartenenti al mondo imprenditoriale e alla comunità politica di Bruxelles parteciperanno alle sessioni focalizzate su questioni più ampie – come ad esempio le esigenze infrastrutturali, gli incentivi, le priorità economiche e l’ottimizzazione dei costi di produzione – di importanza fondamentale per rendere l’elettro-mobilità una realtà in Europa.