21/09/2011 - Nicola Ventura
Assogasliquidi/Federchimica e Consorzio Ecogas, associazioni impegnate nella promozione dei carburanti ecologici GPL e metano per auto a garanzia del prodotto e dell’utente, sono presenti a Oil&NonOil Sud
(Napoli, Mostra d’Oltremare – 25 e 26 settembre 2011, ingresso libero) con uno spazio espositivo dedicato al Padiglione 6, dove è sempre attivo un punto informativo a disposizione dei visitatori.
La giornata di lunedì 26 in particolare è dedicata all’approfondimento con due appuntamenti convegnistici promossi da Oil&NonOil, che vedono coinvolte le associazioni: alle 12.15 in Sala Rossa ha luogo l’incontro Tassazione sui prodotti energetici: il futuro di GPL e metano al quale espongono la posizione delle associazioni Rita Caroselli, Direttore di Assogasliquidi/Federchimica e Alessandro Tramontano, Presidente del Consorzio Ecogas, insieme al Presidente di Assogasmetano Paolo Vettori.
Il tema è particolarmente delicato, in quanto è allo studio una revisione della normativa europea, la 2003/96/CE, che stabilisce i livelli di tassazione (accise) per i prodotti energetici. Nell’attuale formulazione GPL e metano nel giro di pochi anni vedrebbero aumentare fortemente il carico fiscale minimo imposto agli Stati membri, a discapito del mercato e della diffusione dell’autotrazione ecologica.
La giornata prosegue con un nuovo momento di confronto alle 15.30, sempre in Sala Rossa, con Impiego del GPL nella nautica, durante il quale Valter Cirillo del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco e Salvatore Piccolo di Assogasliquidi/Federchimica fanno il punto sulla normativa, il progettista nautico Stefano Iannelli, introdotto dal Presidente del Consorzio Ecogas Alessandro Tramontano, presenta uno studio di fattibilità sulla localizzazione di impianti di distribuzione di GPL nautico in diversi porti italiani e Michele Zamunaro di Lovato Gas porta l’esperienza di un’azienda italiana con un’analisi tecnica dell’opportunità GPL.
La partecipazione alla manifestazione vuole ribadire la validità dei due carburanti a basso impatto ambientale: i più adatti a fronteggiare nell’immediato emergenze energetiche e ambientali, in quanto disponibili da subito su larga scala, reperibili in natura in quantitativi in grado di soddisfare la domanda per molti anni a venire e già dotati di infrastrutture.