La Lombardia spinge per Metano e gpl obbligatori nei nuovi distributori
10/11/2014 - redazione
Più impianti per la distribuzione di metano e gpl e un impulso alla diffusione di colonnine per la ricarica di auto e moto elettriche. Sono questi gli indirizzi usciti oggi dalla Commissione Attività produttive, presieduta da Angelo Ciocca (Lega Nord), che ha approvato a larga maggioranza il progetto di legge sulla vendita dei carburanti.
A favore il centrodestra e il PD. Michele Busi (Patto Civico) si è astenuto, mentre Stefano Buffagni (M5S), pur sostenendo il provvedimento, non ha partecipato al voto: entrambi hanno contestato liter amministrativo e avrebbero preferito votare dopo laudizione del 27 novembre, in cui interverranno gli operatori del settore.
Il progetto di legge, che riguarda le nuove autorizzazioni e non è retroattivo, si inserisce tra gli interventi a tutela della qualità dellaria, nonché dello sviluppo dei carburanti a basso impatto ambientale, prevedendo una programmazione di entrambi i prodotti (ad oggi la programmazione riguarda soltanto il metano) e garantendone la presenza nei nuovi impianti, fino al completo raggiungimento del numero minimo per ciascun bacino e per la rete autostradale. I nuovi impianti dovranno quindi dotarsi di almeno un prodotto a basso impatto ambientale, con precedenza per il metano, fino al raggiungimento del numero minimo di impianti.
Il potenziamento della rete regionale con il prodotto metano prevede circa 50 nuovi impianti entro il 2015 e ulteriori 50 entro il 2020.
Il testo come emendato in Commissione si pone come obiettivo quello di mantenere l’aria pulita e di tutelare la salute dei cittadini. Senza l’emendamento il rischio sarebbe stato quello di avere solo impianti senza prodotti ecologici spiega il relatore Daniela Maroni (Lista Maroni) – In un momento di crisi dei consumi e di rivoluzione delle forniture dei prodotti energetici, a cominciare da quelli dei carburanti per la mobilità, il mantenimento del Gpl e del metano può essere unimportante leva per affrontare la sfida del mercato e della sostenibilità.
A nome del PD, il consigliere Onorio Rosati ha sottolineato lesigenza che la nuova normativa non costituisca un freno eccessivo allapertura di nuove attività, condividendo però la necessità di politiche di tutela ambientale.