Renault Eolab, obiettivo record di efficienza
17/10/2014 - daniele.pizzo
Qualche tempo fa il numero uno di Volkswagen, Ferdinand Piech, si mise in testa di costruire un’auto con un consumo di 1 litro per 100 km. Dopo varie prove è nata la XL1, un’auto che ne era capace grazie ad un mix di motorizzazione efficiente, aerodinamica estrema e riduzione di ogni peso superfluo. Sono queste le tre direttrici seguite anche da Renault con il progetto Eolab, una vettura-laboratorio presentata al Salone di Parigi 2014 che integra numerose innovazioni tecnologiche destinate ad essere progressivamente adottate nei veicoli della Casa francese. La sua realizzazione ha beneficiato del supporto governativo nell’ambito del progetto “veicolo 2 l/100 km per tutti” inserito nel piano “Nuova Francia Industriale” con obiettivo 2020.
La Renault Eolab è ibrida di segmento B derivata dalla Clio: la catena di trazione è composta da un piccolo motore 3 cilindri benzina di 999 cm3 che eroga 75 CV e una coppia di 95 Nm ed un motore elettrico da 50 kW alimentato da una batteria di appena 6,7 kWh che consente di viaggiare in modalità zero emissioni per 60 km e fino a 120 km/h. L’interazione tra i due propulsori viene regolata a seconda del rapporto inserito tra i tre disponibili, secondo Renault sufficienti a coprire tutte le situazioni, a vantaggio però di compattezza e leggerezza rispetto alle trasmissioni tradizionali, e dalle due modalità previste: la modalità “settimana” che privilegia al massimo la trazione elettrica sui percorsi quotidiani e mette in funzione il motore termico solo oltre i 120 km/h in terza marcia, e la modalità “weekend” che invece privilegia al massimo l’autonomia azionando il propulsore termico anche alle velocità più basse.
Per centrare però l’obiettivo consumo di 1 l/100 km, pari a 22 grammi di CO2 nel ciclo misto NEDC, la Eolab beneficia di un minuzioso lavoro su aerodinamica e peso che incide ancora maggiormente sull’efficienza. Così, attraverso un’aerodinamica attiva che si avvale di elementi mobili, come spoiler e flap laterali, altezza dal suolo variabile addirittura cerchi con appendici mobili, il coefficiente di penetrazione aerodinamica scende a 0,235, pari al 30% in meno rispetto alla Clio di quarta generazione, mentre grazie al maniacale impiego di materiali leggeri – alluminio, magnesio e compositi plastici -, l’ago della bilancia si ferma a soli 955 kg, ovvero 400 kg in meno rispetto alla Clio IV.
L’aspetto più interessante del progetto, secondo Renault, è che molti degli accorgimenti possono essere adottati senza incidere sul prezzo finale, anzi: “Oggi, la maggior parte degli ibridi sul mercato corrisponde a veicoli di segmenti superiori, con prezzi di vendita di oltre 40.000 €. Le soluzioni adottate su Eolab sono molto più economiche e consentono di prevedere una diffusione
dell’ibrido anche sulle piccole, su scala molto più ampia. Il nostro obiettivo è effettivamente quello di realizzare un’auto con due motori al prezzo di un unico motore”, precisa Jean-Pierre Fouquet, Responsabile Progetto Innovazione Z.E. Hybrid.