Seat Leon Verde, ibrida plug-in alla catalana
14/06/2013 - daniele.pizzo
Anche Seat ha la sua ibrida plug-in, anche se per il momento si tratta di un prototipo destinato al progetto di ricerca “Cenit Verde” patrocinato dal Ministero dell’Economia spagnolo: si chiama Seat Leon Verde ed è una Seat Leon in grado di interagire con le reti elettriche “intelligenti” ricaricandosi solo nei momenti in cui la domanda complessiva di energia richiesta alla rete è minore e dunque la tariffa per l’utente è più bassa.
Questa soluzione, messa a punto insieme ai partner pubblici e privati Cobra, Endesa, Iberdrola and Red Eléctrica de España, prevede che l’assorbimento di energia della vettura non inizi immediatamente alla connessione con la stazione di ricarica, ma solo quando la produzione di elettricità fornita dalla rete è in surplus, in modo da contenere le emissioni causate dalla produzione energetica nazionale. Il progetto Cenit Verde, per il quale sono stati stanziati fondi per 34 milioni di euro, avrà una durata di quattro anni, durante i quali una flotta di Seat Leon Verde verrà affidata a circa 800 “tester” in rappresentanza di 16 aziende private e 14 enti pubblici.
La Seat Leon Verde è equipaggiata con un motore elettrico da 75 kW (102 CV) che affianca un motore a combustione interna 1.4 TSI da 122 CV dotato di cambio a 6 rapporti e una batteria da 8,8 kWh che permette alla Leon Verde di viaggiare con il solo ausilio del motore elettrico per circa 50 km. L’autonomia, però, può essere anche superiore grazie al “Driving Cycle Predictor”, un interessante sistema brevettato da Seat che memorizza lo stile di guida e i percorsi più frequenti del guidatore erogando solo l’energia necessaria e dunque contenendo i consumi.