Europa, Usa e Giappone insieme per lo sviluppo dell’auto elettrica
21/11/2011 - Nicola Ventura
Unione europea, Stati Uniti e Giappone insieme per lo sviluppo della mobilità elettrica. È il frutto dell’accordo siglato il 17 novembre a Ginevra per dare omogeneità a norme, approcci e caratteristiche tecniche del settore
con l’obiettivo di creare le migliori condizioni per la nascita di economie di scala per la produzione e diffusione di veicoli elettrici.
A partecipare all’intesa di cooperazione sono la Commissione europea, la National Highway Traffic Safety Administration (Nhtsa) e la Environmental Protection Agency (Epa) degli Stati Uniti e il Ministero giapponese del territorio, delle infrastrutture, dei trasporti e del turismo.
Antonio Tajani, commissario Ue per l’industria e l’imprenditoria, ha definito l’accordo come “un passo fondamentale per lo sviluppo e la diffusione delle auto elettriche” aggiungendo che la “cooperazione in campo normativo aiuterà a incrementare il potenziale di mercato per questa importante tecnologia innovativa e contribuirà alla competitività e maggiore sostenibilità del trasporto stradale”.
L’accordo prevede lo sviluppo di due gruppi di lavoro. Il primo dedicato all’implementazione della sicurezza dei veicoli e della componentistica, il secondo all’interrelazione tra i quadri legislativi già in vigore o in studio nei diversi Paesi coinvolti dall’accordo.
Offrire ai diversi protagonisti dello sviluppo dell’auto elettrica principi comuni di standardizzazione e un orientamento condiviso dal punto di vista delle norme è un passaggio essenziale per creare quelle sinergie tra produzione, mercato e cittadinanza che liberi definitivamente le potenzialità di un settore al quale guardano, con attenzione sempre crescente, tanto le case automobilistiche, quanto le utilities dell’energia e le istituzioni nazionali oltre che l’opinione pubblica.
Del resto, l’Unione è già da tempo all’opera per creare un’ossatura normativa e giuridica comune per il mondo dell’automotive, delle utilities e delle aziende di telecomunicazione chiamate a lavorare su basi condivise all’interno dei mercati dei 27 Paesi membri e a dare ai loro progetti di mobilità elettrica un respiro sovranazionale.
Tra le iniziative Ue più significative, in questo ottica, ci sono due grandi progetti nei quali anche il Gruppo Enel è protagonista. Il primo è Green eMotion che si propone di sviluppare un modello di riferimento comunemente accettato e di facile utilizzo, che si basi sulla interoperabilità e la diffusione in scala di soluzioni tecniche collegate a un modello di business sostenibile e a realizzazioni concrete di progetti.
Il secondo, G4V – Grid for Vehicles, coinvolge le maggiori utilities elettriche europee e alcune delle più prestigiose istituzioni accademiche continentali. È stato ideato con l’obiettivo di valutare il potenziale delle infrastrutture di ricarica, studiare su questa base l’impatto della mobilità elettrica e creare così le sinergie necessarie alla sua più ampia diffusione in tutta Europa.